"Air station Comiso Sicilia 36°59'30"N 14°36'25"E" è un progetto nato dal desiderio di raccontare visivamente uno dei luoghi più affascinanti del sud Italia. Questa vera città abbandonata, circoscritta da reti e filo spinato, mi ha spinto a chiedermi quale futuro possa essere dato a un sito abbandonato persino dai ladri che nel corso degli anni lo hanno saccheggiato per i propri scopi egoistici. I ritardi atavici di una politica miope e del ministero della difesa, che per trent'anni ha lasciato tale spazio così ricco in stato di abbandono, oggi ci portano a riflettere sui disegni della politica. Il comune di Comiso, da meno di un anno, sta cercando investitori interessati a rendere questo sito una forza trainante che possa in qualche modo rivalutare tanta ricchezza. Il mio viaggio in questa realtà, che mi piace chiamare post quasi apocalittica come se fossi io stesso un attore nella famosa serie TV "The Walking Dead", mi ha permesso di riflettere e prendere consapevolezza di un luogo fortemente suggestivo. La natura selvaggia, il silenzio accompagnato dal suono del vento, il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie, i lunghi corridoi le cui porte vengono spostate dal vento e la luce impregnata di verde delle piante creano un'atmosfera cinematografica che mi ha ispirato a raccontare visivamente ciò che ne resta. Le foto che ho scelto sono 36 e in esse mostro l'architettura sia delle strutture interne che esterne. Per l'esterno ho voluto utilizzare colori vintage in stile americano degli anni '70 come il blu del cielo tendente al verde e al giallo, che descrive un'epoca, un'atmosfera avvolta da una polvere di radiazioni. Per l'interno ho tendenzialmente utilizzato il colore verde già presente come base, ma alterato come se ricreasse appositamente l'ambientazione apocalittica che contraddistingue molti film; infatti mi sono ispirato a "Ozark", una serie TV di Netflix che mi ha ispirato principalmente per i colori interni. Lo scopo è quello di inquadrare la ex base come un luogo adatto per girare film che affrontano scenari simili, un modo alternativo di rivalutare un luogo ora chiuso alla mercé di coloro che vi trovano rifugio di notte o di coloro che sono affascinati dal violare il suo silenzio.