La cerimonia come una vita, svela l'eterna danza tra la maschera che indossiamo in momenti solenni come un matrimonio e la vera essenza della nostra anima. Ispirato dai concetti del relativismo conoscitivo narrati da Luigi Pirandello in "Uno, Nessuno e Centomila" e dalla teoria della "persona" di Gustav Jung, questo progetto ambisce a cogliere la fragile bellezza dell'interiorità umana, che spesso si nasconde dietro i veli delle convenzioni sociali.
Il matrimonio è visto come una cerimonia che celebra l'idealizzazione e la perfezione, ma che allo stesso tempo occulta la complessità e la vera natura umana. Con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione accademica e far riconoscere la fotografia di matrimonio come un'arte a pieno titolo, questo progetto esplora la poesia dell'essere umano, al di là delle maschere e delle apparenze.