La mostra intende smorzare l'aspetto composto che ricopre la cerimonia, mettendo in evidenza la sua vera identità con uno spirito ironico e pungente.
Gli artisti in mostra svelano coraggiosamente il volto nascosto delle cerimonie attraverso una selezione attenta di scatti in cui il gesto spontaneo dei soggetti è esaltato nel loro modo espressivo istintivo, che talvolta si allontana dagli stereotipi e dalle convenzioni sociali a cui sono sottoposti quotidianamente, trasmettendo all'osservatore un sentimento intimo di verità.
Ispirato da fotografi del calibro di Martin Parr o Ian Weldon, il progetto fotografico "Sposta nel Cestino" è nato. Una fotografia potente e contemporanea che celebra il desiderio di allontanarsi dallo stato di idealizzazione e perfezione che la cerimonia rappresenta. Scatti energicamente lontani dall'idea di apparire come un "soggetto ideale", oggi più che mai eccessivamente proposto dai social media e numerosi talk show ricchi di cliché.
Le opere dei fotografi presenti alla mostra mirano con audacia a farci riflettere su quanto possa essere più originale e personale il gesto spontaneo dell'uomo, permeato di empatia e disarmonia, piuttosto che l'illusione fredda e distaccata di un atto programmato e impersonale che si rivolge verso una realtà utopica non strettamente legata ai valori sensibili della poetica umana.